I richiedenti asilo salutano e
ringraziano Spinazzola, destinazione Bari
Gioia frammista ad emozione, lacrime
tante. In otto dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, hanno lasciato il
Centro Straordinario di Accoglienza (CAS) “Borgo Saraceno” di Spinazzola
gestito dalla Società Cooperativa Sociale “Senis Hospes” su
mandato della Prefettura Barletta-Andria-Trani per essere
inseriti nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati
(SPRAR). Servizio istituito dal Ministero dell’interno
che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione
dei richiedenti asilo a livello locale. Destinazione una città dell’area
metropolitana di Bari.
Dopo tredici mesi dal loro arrivo a Spinazzola, segnati
duramente dalla diaspora, sofferenze fisiche e psicologiche subite nella
migrazione forzata, sono i primi otto ragazzi ad intraprendere un nuovo cammino
che li porterà attraverso un progetto personalizzato, ancor più a pieno titolo
ad essere parte della società italiana.
Il sostegno
ricevuto nella struttura di Spinazzola di integrazione sociale, formazione
culturale e lavorativa li ha accompagnati con serenità alla Commissione
Territoriale di Foggia che ha esaminato la loro richiesta di
protezione internazionale ritenendola degna di approvazione.
In questi mesi a
Spinazzola hanno potuto seguire corsi di apprendimento della lingua italiana,
di formazione come quello in agricoltura di base e tecniche agrarie organizzato
in collaborazione con l’Osservatorio Migranti Basilicata.
Sempre in agricoltura, oltre alle nozioni sul diritto nel lavoro in contrasto
ad ogni forma di caporalato hanno partecipato ad un percorso teorico pratico
nella coltivazione della Canapa industriale gestito dalla
società Coltiviamo Cultura srl di Spinazzola. Laboratorio per
la realizzazione di oggettistica in pelle e di Intercultura
condiviso con gli ospiti di “Villa Saraceno” che si occupa di persone con
problematiche psichiatriche.
Principalmente il volto e la
partecipazione sentita di questi ragazzi in molti la ricorderanno per i
concerti organizzati con l’Accademia Musicale Innocenzo XII,
come anche per il Musical preparato per il ventennale dalla nascita del Gruppo
Passione Vivente di Spinazzola ed in tante altre attività che li hanno visti
protagonisti a partire da quella della realizzazione dei bardi di Natale per
dare maggiore gaiezza ad una città che li ha accolti e che hanno sentito anche
propria. Con questi ragazzi è nata la piccola redazione di “Terra Nostra”
periodico multilingue che vuole parlare di immigrazione attraverso i diretti
protagonisti.
Nelle loro
prospettive ora la possibilità di nuova formazione per l’ingresso nel mondo del
lavoro, accesso agli studi universitari grazie alla collaborazione intrapresa
tra il CAS “Borgo Saraceno” e l’Università degli Studi
di Bari “Aldo Moro”.
Questi primi
ragazzi, altri dopo di loro, sono il segno evidente che altra accoglienza ed
integrazione dei richiedenti protezione internazionale è possibile. Quella che
punta a dare pari dignità ad ogni persona e ritenere ogni persona una risorsa
importante per la società.
Le lacrime
versate, gli abbracci trovano sintesi nel saluto da parte di ognuno di loro
lasciato agli operatori del CAS “Borgo Saraceno” e ai tanti cittadini i quali
hanno voluto esserci nel momento della loro partenza: ” che Dio benedica voi e
tutta Spinazzola (aggiungendo) GRAZIE! “.
Nessun commento:
Posta un commento