XXII EDIZIONE PREMIO
INTERNAZIONALE ALL’IMPEGNO SOCIALE 2016
“ROSARIO LIVATINO –
ANTONINO SAETTA
GAETANO COSTA”
GAETANO COSTA”
Si è svolto sabato 21 maggio
presso il museo diocesano di Catania la XXII Edizione del Premio Internazionale
all’impegno sociale 2016 “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano
Costa” istituito dal Comitato Antimafie
di Riposto, presidente Attilio Cavallaro, presidente onorario per la
Puglia e Basilicata Cosimo Forina, in memoria dei Giudici Eroi caduti
nella lotta alle mafie.
Un riconoscimento a quanti in
Italia spendono la propria vita per affermare i valori della legalità, lotta
alla mafia e alla criminalità organizzata, rivendicano un’informazione libera,
rispetto e tutela dell'ambiente, della salute e del territorio.
Donne e Uomini che non si sono
mai arresi e mai lo faranno, nonostante tutto, e con coerenza sono
testimonianza tangibile nella società per la cultura della giustizia, compiendo
il proprio dover affinché prevalga la legalità.
Ad essere insigniti del Premio
Internazionale all’impegno sociale e istituzionale per la Puglia: Roberto
Rossi (procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Bari),
numerose le sue indagini contro la criminalità
organizzata, nazionale e internazionale, in particolare per le tematiche
ambientali. Irene Pisicchio (ex assessore all’ambiente del Comune di
Barletta). Maurizio Portaluri (direttore Radioterapia di Brindisi). Francesca
Mangiatordi (medico di pronto soccorso presso Ospedale della Murgia ora
a Cremona) e Papappicco Francesco (medico 118 Ospedale della Murgia). Gianni
Volpe (difensore per la verità sulla discarica di Conversano). Andrea G.
Laterza (autore del romanzo: La collina dei veleni, Il Grillo Editore ). Yvan
Sagnet e Leonardo Palmisano (autori del libro inchiesta: Ghetto
Italia. Un viaggio nella mafia del caporalato, Ed. Fandango Libri).
Il procuratore Rossi inserito nel comitato d’onore con altro eccellente
pugliese, il colonnello dei Ros in congedo Angelo Jannone ha consegnato
i riconoscimenti ad altre personalità che si sono distinte per il loro operato.
Nelle parole di ogni pugliese,
spesso interrotti da applausi, si è colto il richiamo ad essere vigili affinché
non dilaghi l’ingiustizia.
Yvan Sagnet: “Abbiamo
ribadito che la mafia più potente oggi è quella esercitata dal Capitale sul
Lavoro e che a favorire talvolta il concorso in associazione mafiosa è lo Stato
nelle sue diverse diramazioni”. Il suo premio è stato dedicato alle vittime di
caporalato e del lavoro nero: Paola Clemente bracciante Italiana di San Giorgio
Jonico, che muore ad Andria; Mohammed Abdullah Sudanese, che muore a Nardo;
Zakaria Ben Hasine tunisino, che muore a Polignano a Mare; Vasile Fusa rumeno,
che muore a Crotone; Joan Puscasu rumeno, che muore a Carmagnola; Maria Lemma
italiana di Ginosa, che muore a Ginosa; Talla Seck senegalese, che muore ad
Andria; Stefano Cincu rumeno, che muore a Ragusa; Sare Mamadou Burkina Faso,
che muore a Lucera; Arcangelo De Marco italiano, che muore a Matera.
Irene Pisicchio ha
condiviso la sua partecipazione alla manifestazione con il sindaco di Corleone Leoluchina
Savona, una donna di coraggio estremo. La testimonianza positiva dell’ex
assessore all’Ambiente di Barletta non si è limitata all’esperienza
istituzionale che ha portato allo spirito di partecipazione alle regole e al
senso civico dei cittadini di quella città, in sinergia con la Barsa,
raggiungendo una percentuale di raccolta differenziata straordinaria. Barletta
è capoluogo di provincia prima in Puglia, quinta città in Italia. Il suo
intervento ha principalmente marcato l'attenzione contro le ecomafie e la
necessità di creare crescita nei cittadini per la tutela dell’ambiente
attraverso conoscenza e coscienza: “La politica del fare, deve essere spirito
di missione e impegno, dando in questa vita qualcosa di noi, lasciando un segno
tangibile per la gente. Torno dopo questa esperienza ricaricata per continuare
nel mio impegno sociale e politico”.
Maurizio Portaluri svolge
la sua professione medica con impegno per i malati, non accontentandosi solo di
curare il corpo, ma indagando le cause esogene che provocano la malattia
neoplastica per contrastarle in tempo utile, cioè prima che la malattia stessa
venga contratta. Ispirato al principio di Giustizia, si è esplicato a vantaggio del popolo
inquinato, in ambiente di vita e di lavoro; si è costruito sulle evidenze
scientifiche e si è nutrito con i saperi di tutti, operai pazienti e semplici cittadini. Il suo premio
dedicato: “anche per tutti coloro che in Puglia difendono a vario titolo il
diritto alla salute”.
Francesca Mangiatordi e Papappicco
Francesco finiti del tutto ingiustamente sotto inchiesta per aver operato
in difresa di se stessi e della salute dei cittadini: "nessuno nasce per
diventare eroe o martire. Eroi sono quelle persone che credono fino in fondo in
quello che fanno e talora rendono possibile l'impossibile. Ad impossibilia Nemo
tenetur, ma noi adottiamo quel precetto che dice che le cose impossibili
rimangono tali finché non arriva uno che non lo sa e le fà. Non abbiamo pagato
nessun avvocato per difenderci dai nostri accusatori. La conoscenza della
Filosofia ci ha permesso di utilizzare gli strumenti del pensiero e dell'azione
ed oggi questo ci è stato riconosciuto anche a livello nazionale. Per questo
cercheremo di proporre l'educazione alla Filosofia già dalle scuole
elementari".
Andrea G. Laterza: Il suo
romanzo, non così lontano dai fatti di cronaca, apre un inquietante spaccato
sul traffico illecito di rifiuti e sul perverso intreccio che ne sta alla base
tra imprenditoria, politica e criminalità organizzata. “Ascoltare - ha
affermato Laterza- la testimonianza della sorella del carabiniere Salvatore
Raiti, ucciso dalla mafia nella "strage della circonvallazione",
avvenuta a Palermo nel giugno 1982, mi ha commosso e mi ha reso consapevole
che, per fortuna, esiste un'Italia bella e virtuosa. Così come il coraggio
degli imprenditori che si rifiutano di pagare il "pizzo".Ecco,
l'impegno civile, nobile e alto, di queste persone mi ha reso onorato di aver
potuto vederle e ascoltarle e apprezzare che esiste un Sud migliore, combattivo
e degno di futuro e di speranza. A premiarmi, il colonnello dei carabinieri
Angelo Jannone, che fu comandante della compagnia carabinieri di Corleone dal
1989 al 1991 ed autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò
Riina. Jannone ha avuto una carriera piena di importantissime e strategiche
operazioni giudiziarie e di polizia contro le mafie e il narcotraffico, agendo
anche da infiltrato all'interno di pericolosissime cosche e rischiando più
volte la vita in conflitti a fuoco. E' stato, quindi, un enorme ed
indescrivibile onore per me ricevere la pergamena dalle sue mani”.
Gianni Volpe: “Una grande
emozione e un grande onore essere qui a Catania tra uomini che, ogni giorno,
difendono la società civile, i cittadini e lo Stato dall'illegalità, dalla
corruzione e dalla mafia. Oggi ritiro un riconoscimento, insieme a persone che,
in tanti casi, rischiano vita e famiglia per amore di verità e giustizia. Se
ognuno di noi, nel suo piccolo, avesse il coraggio di esporsi e dare un
contributo per la gestione corretta delle amministrazioni e per opporsi
all'illegalità, vivremmo in una Italia meravigliosa. Non avremmo bisogno di
eroi che, a volte, devono morire per essere ascoltati o sostenuti”.
Questa la Puglia protagonista della
XXII Edizione del Premio Internazionale all’impegno sociale 2016 “Rosario
Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”.
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