domenica 7 marzo 2010

IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN LOCALITA' "PODICE"
A chiarire tutto chiamato il sindaco e l'ufficio tecnico comunale
Ed intanto viene informata anche la Procura


Fotovoltaico e realizzazione di una sottostazione in località “Podice”. La consigliera Comunale Franca Carbone, dell’Italia dei Valori, ha depositato una interrogazione rivolta al sindaco Carlo Scelzi, all’ufficio tecnico comunale, inviata per conoscenza alla Procura della Repubblica di Trani e al coordinatore regionale dell’IdV on. Pierfelice Zazzera. Il documento ripercorre la vicenda dal consiglio Comunale del 12 febbraio, dove prima si è presentata la proposta di approvazione della costruzione di un impianto di energia elettrica da fonte fotovoltaica della potenza di 10MW, costruzione di un cavidotto interrato, una sottostazione di trasformazione 20/150 KV e stazione di trasformazione 150/380 KV finalizzata per la connessione alla rete Terna, poi ritirata per approfondimenti. Nonché il susseguirsi di lettere intercorse tra la società Agrienergy di Bari srl rappresentata da Girolamo Ninivaggi, proponente l’impianto e la sottostazione con l’amministrazione Comunale. Come quelle inviate anche alla “Gazzetta”, dove si sosteneva da parte dell’amministratore della società che: “prima di iniziare la progettazione delle opere previste, ebbe a chiedere ed ottenere apposito e preventivo colloquio con il Sindaco e Vice Sindaco, alla quale venne esposto dettagliatamente il progetto chiedendo preventiva approvazione/disponibilità. Solo perché ottenuta tale preventiva approvazione/disponibilità, da parte di Codesta Amministrazione, rappresentata dal Sindaco e Vice Sindaco, il sottoscritto ha dato corso alla progettazione esecutiva e presentazione…” Per queste affermazioni il sindaco Carlo Scelzi affidava ad un comunicato, affisso per giorni nella bacheca del suo Partito (Pd), la sua ricostruzione nella quale tra l’altro si affermava: “Ora questo continuo “martellare” da parte di personaggi, comincia ad assumere toni intimidatori, non tanto per il sottoscritto, ma per la propria famiglia e per quelle di chi gli sta intorno. L’articolo – o meglio la presunta lettera- ne sono un’ulteriore riprova (ho infatti ricevuto anche mail dagli stessi toni). Per tutto, quanto precede, sto valutando di raccogliere tutto in un fascicolo ed interessare la Magistratura penale, poiché – c’era da aspettarselo-quando gli interessi economici cominciano a diventare rilevanti gli animi s’incattiviscono e nei miei doveri rimane principale la tutela del Territorio e di chi lavora con me in Amministrazione”. Silenzio invece da parte del vice sindaco Sebastiano Fiore tirato in ballo con Scelzi dal Ninivaggi. Franca Carbone nella sua interrogazione prima di formulare i suoi quesiti ha riportato: la presunta perdita comunicata dalla società per la mancata immediata approvazione del suo progetto di un importo pari a 150.000.000 di euro. Il diniego dei proprietari a vendere i terreni dove costruire gli impianti. Il riferimento ad nuova lettera del Ninivaggi che richiedeva la smentita a mezzo stampa delle affermazioni del sindaco, un volantino fatto affiggere in città in cui la società affermava tra l’altro che: “L’Agrienergy Gruop spa tramite le controllate Agrienergy di Bari srl e la Solare di Minervino srl, ottenute le rispettive autorizzazioni, sta procedendo alla realizzazione in agro di Minervino e Spinazzola di tre campi fotovoltaici da 10MW cadauno, che interconnessi fra loro, consentiranno di produrre 30MW complessivi su -inseguitori solari”. Infine descritto dalla Carbone al Sindaco e portato a conoscenza della Procura anche questo episodio: “da notizie ricevute da alcuni cittadini, sembra, che i terreni in cui si vuole costruire l’impianto fotovoltaico e la sottostazione sono attraversati da un corso d’acqua (torrente). A tal fine in data 1 Marzo 2010 mi sono recata presso l’ufficio tecnico Comunale nel mio ruolo di verifica e controllo dettato dal mio mandato richiedendo copie delle planimetrie dei progetti. Su richiesta dell’arc.Vincenza Rotondella ho dovuto fare una domanda, portata a protocollo, per avere copia degli atti. Dopo di che, mi sono state consegnate copie ridotte rispetto all’originale delle planimetrie dei progetti e insieme al solito timbro apposto sul documento che riporta la frase: “copia destinata agli usi esclusivamente inerenti alla carica di consigliere comunale”, è stato aggiunto a penna: “ai sensi dell’art.48 dello Statuto Comunale i consiglieri sono tenuti a serbare il segreto nei casi specificatamente indicati dalla legge”. I progetti di cui trattasi oltre ad essere atti pubblici sono stati portati per la loro approvazione in Consiglio Comunale in seduta pubblica”. Gli interrogativi a risposta scritta del Sindaco e dall’Ufficio Tecnico attesi dall’Italia dei Valori: “quali atti di autotutela nell’interesse della Città sono stati attivati dal Sindaco e dalla Giunta su eventuali azione di richiesta di risarcimento della società proponente gli impianti; se come preannunciato nel comunicato del Sindaco di tutto l’accaduto è stata portata a conoscenza la Magistratura; quali ragioni rappresentano il richiamo da parte dell’Ufficio Tecnico sulle copie rilasciate delle planimetrie, la segretezza prevista dall’art.48 dello Statuto Comunale; se il Sindaco e l’Ufficio Tecnico non ritengano che dopo l’eventuale accertata presenza di un corso d’acqua (torrente) sui terreni interessati dai progetti della Società Agrienergy, non richiami alla legge di tutela Galasso e alle sue inderogabili prescrizioni”.



Nessun commento:

Posta un commento