giovedì 27 maggio 2010


ALTRO CHE PETROLIO, GIÀ SI CERCA L’ACQUA
IN REALTÀ È GIÀ STATO FINANZIATO DAL CIPE UN PROGETTO PER OLTRE 100 MILIONI DI EURO

COSIMO FORINA • SPINAZZOLA. Ma quale petrolio! Qui si aspettano opere irrigue, passate dal travaglio di decenni di attesa, per portare sviluppo nel territorio. Così si è materializzata, spiazzando tutti, la netta contrarietà alle ricerche petrolifere avanzate dalla società texana Aleanna Resources LLC di Houston (USA) con il progetto denominato «Palazzo San Gervasio» che comprende un vasto territorio di 561 Kmq che interessano Minervino Murge e Spinazzola e anche alcuni altri comuni della Lucania.
IL PROGETTO -In questa area, dove si vuole cercare l’oro nero, con ricadute irrisorie sulla economia locale ma con rischi ambientali non trascurabili, sta partendo un grande progetto di trasformazione che permetterà di utilizzare i terreni da coltura estensiva a una intensiva, finanziato con centinaia di milioni di euro dallo Stato. Lo sanno bene i sindaci dell’Alto Bradano (Basilicata) che hanno incontrato il loro assessore regionale all’ambiente Agatino Mancasi. Per loro è quanto meno inopportuno il silenzio-assenso della Regione Basilicata sul progetto petrolifero «Palazzo San Gervasio». Ma ancor più, ne hanno piena coscienza e conoscenza il direttore generale Lorenzo Larocca e il commissario di governo, Saverio Riccardi, dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, i quali invitando a Potenza anche i sindaci di Spinazzola, Carlo Scelzi e di Minervino Murge Luigi Roccotelli di quella riunione sono stati i promotori. Nella quale è stato ribadito che l’Eipli, quale soggetto pubblico istituzionale deputato alla gestione dello schema idrico e delle opere ad esso connesse, deve essere considerato parte attiva nel procedimento amministrativo che riguarda la società texana. Centinaia di milioni di euro di investimenti potrebbero essere vanificati dalla ricerca petrolifera. Al capo di gabinetto del commissario dell’Eipli, Adriano Di Noia, attore della sinergia istituzionale tra Governo e Regione, per una azione di rilancio del Mezzogiorno ed in particolare nei territori interessati dai progetti per il settore agricolo fino a oggi dimenticati dalle realizzazione di grandi infrastrutture di opere idriche, abbiamo chiesto di ricostruire il piano dei finanziamenti in corso.
ACQUA E TERRITORIO -Di Noia ha sottolineato che tutto quanto su cui si sta procedendo è stato reso possibile grazie all’impegno del ministro Raffaele Fitto e alla passione e tenacia dei vertici istituzionali, proprio a partire dal commissario Saverio Riccardi: «Ancora una volta ci troviamo a parlare di acqua, non solo perché è l’elemento in natura più importante per l’uomo, ma per le nostre Regioni è da considerarsi una risorsa economica e di sviluppo per il territorio. Il governo nazionale con il contributo della Regione Basilicata, ha già pianificato l’intervento Strategico attraverso la legge obiettivo con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 121 del 21/12/2001, approvando il progetto «Marascione», per l’irrigazione di circa 5.000 ettari nei territori dei comuni di Acerenza Banzi, Genzano, Palazzo San Gervasio e Irsina, per un importo complessivo di circa 105 milioni di euro. Inoltre è in via di definizione analogo progetto di completamento denominato “V- M - C ” in prosecuzione del precedente questa volta per l’irrigazione di circa HA 19.000, nei territori di Venosa, Maschito, Forenza , Rampolla, Spinazzola in parte, Montemilone, Lavello e Melfi per un importo di circa 370milioni di euro. Attualmente è stata predisposta l’avvio per le procedure di appalto da parte della Regione Basilicata, che vede come soggetto attuatore dell’intervento il Consorzio Di Bonifica Di Gaudiano per l’ esecuzione dei lavori del progetto per “Distretto G” nei territori di Genzano, Irsina, Banzi e Acerenza per un importo di circa 65 milioni di euro che dovrà dare un nuovo impulso ai Consorzi di Bonifica oggi in seria difficoltà. Questi progetti sono stati realizzati dall’Eipli, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Ben 540milioni di euro in opere finanziate complessivamente che sono già futuro, ancor prima del petrolio, nell’Alto Bradano e in parte di terra di Puglia. Chi se la sente di mettere tutto a rischio?

Scheda L’oro nero e l’oro bianco
La società texana Aleanna Resources LLC di Houston (USA) ha presentato il progetto denominato “Palazzo San Gervasio” che comprende un vasto territorio di 561 Kmq in gran parte in Lucania nelle città di: Acerenza, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Ripacandida e in Puglia nei comuni di Minervino Murge e Spinazzola. Ma più che l’oro nero in questa area la risorsa più preziosa è l’acqua: il governo con il contributo della Regione Basilicata, ha già approvando il progetto «Marascione», per l’irrigazione di circa 5.000 ettari tra Puglia e Basilicata.

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