martedì 24 gennaio 2012

SPINAZZOLA
TERRITORIO ED AMBIENTE
Grottelline, allagato il sito delle discariche
di Cosimo Forina
Nella relazione del Piano d’Ambito pubblicato nel suo sito web il 19 dicembre dall’Ato Ba/4 inviato in Regione per l’approvazione, è stato previsto biostabilizzatore e discarica di soccorso nuovamente a Grottelline. Il sindaco Nicola Di Tullio impegnato con la sua giunta ad organizzare per oggi, martedì 24 gennaio, un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro circa le modalità con cui procedere al nuovo appalto sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti a Spinazzola, è stato informato della scelta dell’Ato dalla “Gazzetta” e non dagli uffici comunali che da giorni avevano la documentazione. La possibilità del ricorso contro il Piano è previsto in sessanta giorni, ma trenta sono già trascorsi senza che la maggioranza guidata da Di Tullio che come primo atto del suo insediamento aveva deliberato l’uscita di Spinazzola dall’Ato Ba/4 per aderire a quello della provincia Barletta-Andria-Trani, sapesse nulla. E intanto le cave destinate ad ospitare i rifiuti per le piogge dei mesi scorsi si sono riempite copiosamente di metri d’acqua, tanto nella zona già coibentata con teli che nelle restanti fosse, evidenziando di fatto una situazione di criticità e di dissesto idrogeologico dell’area, già denunciata in passato alla magistratura e alla Regione con una propria relazione dal Comune di Poggiorsini. Il fiume disceso dalla Murgia ha portato detriti e persino spostato i container presenti nel cantiere della discarica. Ed intanto scoppia la polemica con reciproche pesanti accuse in interviste rilasciate al portale Spinazzolaonline.it tra il sindaco Di Tullio e l’ex primo cittadino Carlo Scelzi per i rapporti intrattenuti con la società di Altamura Tradeco di Carlo Dante Columella, gestore per sette anni del servizio rifiuti a Spinazzola e con la Cogeam, maggioranza gruppo Marcegaglia, della discarica da impiantare a Grottelline. Il presidente della provincia Francesco Ventola , in altra intervista, ha ribadito che «la vocazione del territorio non può essere quella di ospitare discariche. La provincia da subito ha dimostrato tutta la sua netta contrarietà all’impianto Grottelline, perché non interessa al nostro territorio. Abbiamo già altri impianti che possono benissimo soccombere alle difficoltà cui si va innanzi». Non si esclude una nuove petizione, come quella del 2006, per ribadire il “no” alla discarica a Grottelline, sito di interesse naturalistico, paesaggistico, monumentale e archeologico. Destinazione ritenuta dubbia in una audizione alla Commissione Parlamentare antimafia sul ciclo dei rifiuti dallo stesso presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il quale aveva firmato la concessione di Grottelline all’Ati Tradeco-Cogeam. La storia su Grottelline sembra non trovare conclusione, l’Ato Ba/4 continua ad individuarla per ubicare i suoi impianti mentre la magistratura non sembra aver concluso le sue indagini. Nel mezzo, una città che vorrebbe valorizzare il sito a fini storici e turistici per portare investimenti sul territorio.
«Quando gli possiamo parlare?»
Al telefono, il patron della Tradeco ed i suoi rapporti con l’allora assessore Tedesco
Grottelline e autorizzazioni: ecco il contenuto di alcune telefonate intercettate dai carabinieri del Noe. Alle 9:47 del 5 marzo 2008 tale Antonio chiama l’ing. Carmine Carella. Quest’ultimo lo avverte che stava per recarsi agli Uffici del Genio Civile per concordare il deposito della documentazione per l’impianto di Grottelline di Spinazzola. Il problema relativo al rilascio delle autorizzazioni da parte degli Uffici del Genio Civile comporta l’intervento dell’assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco, il quale viene investito da Francesco Petronella. Dal contenuto delle intercettazioni si evince che l’assessore sia pienamente a conoscenza delle dinamiche che coinvolgono la Tradeco in generale e, in anche questo caso, quella relativa al rilascio della documentazione per l’impianto di Spinazzola.
Alle 11:20 del 7 marzo 2008 Tedesco chiama Petronella, quest’ultimo riferisce di trovarsi a Modugno
negli Uffici del Genio Civile, per ritirare un certificato e che eventualmente lo avrebbe raggiunto in assessorato. Alle 11:49 del 7 marzo 2008. Petronella chiama l’assessore. Al telefono risponde la segretaria di quest’ultimo, tale Dolores, la quale viene invitata da Petronella a riferire all’assessore di aver trovato ancora intoppi nel rilascio di un certificato da parte degli Uffici del Genio Civile. Petronella avvisa la donna che l’assessore era in ufficio con l’ingegnere del Genio Civile, interessato alla pratica, e che l’assessore era a conoscenza dell’intera problematica. Alle 18:29 del 7 marzo 2008 Carlo Dante Columella chiama il cognato Francesco Petronella, sollecitandogli un incontro con l’assessore Tedesco.
Columella: Senti ad Alberto (Tedesco, ndr) quando gli possiamo parlare?
Petronella: adesso se ne è andato (incomprensibile..) domani, dopo domani, quando vogliamo noi, lunedì
C: sì, domani, dopodomani, lunedì, u’ mazz che tieni, domani mica lo possiamo trovare, domani
P: domani, lo devo chiamare domani mattina, alle nove
C: eh
P: perché ho parlato questa mattina
C: ah? No, e va bene, adesso è un altro fatto
P: no, ho parlato questa mattina e mi ha detto a me che ci dobbiamo sentire almeno due volte al giorno ..ride
C: due volte al giorno ti vuole sentire
P: almeno due volte al giorno
C: va bene, ciao.
Alle 17:04 del 11 marzo 2008 Petronella chiama Tedesco. La conversazione, secondo gli inquirenti, verte «con ragionevole certezza» sulla problematica incontrata dalla Tradeco nel reperire le autorizzazioni per Grottelline, atteso il tenore volutamente criptico utilizzato dai due interlocutori. Petronella chiede all’assessore di ricordarsi di risolvere quella situazione (Alberto ricordati quel fatto) , quest’ultimo lo tranquillizza sul buon esito (ho già parlato devi avere un po’ di pazienza).
L’area contesa da due bacini e due province
Mentre a Spinazzola l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Di Tullio si ritiene fuori dall’Ato Ba/4, tanto da non partecipare più alle riunioni del Consorzio, ecco alcuni dei passaggi nella relazione del Piano d’Ambito che invece coinvolgono la città direttamente. Si legge: «Per la Gestione a Regime è individuato l’impianto complesso a titolarità pubblica costituito da Centro di selezione e biostabilizzazione, con annessa discarica di servizio/ soccorso, in fase di realizzazione, sito in Spinazzola, località Grottelline». Altro riferimento si riscontra nello studio sulla “Viabilità” per giungere alla discarica di Grottelline e sul coordinamento con altri Ato presenti nelle province di Bari e Barletta, Andria e Trani: «il ciclo integrato di gestione dei rifiuti definito dalla pianificazione regionale vigente per l’Ato Ba4, prevede l’utilizzo di impianti da realizzare all’interno del territorio dell’Ato e di impianti realizzati dalle altre Autorità d’Ato della Provincia di Bari. In particolare per la frazione residuale è prevista la realizzazione (avviata ma al momento sospesa) di un impianto complesso di biostabilizzazione e selezione con annessa discarica di servizio e soccorso a Spinazzola (Provincia di Bat) in località Grottelline». Il documento poi si addentra nelle criticità presenti nell’Ato Ba/4: «Raccolta dei rifiuti solidi urbani, impianti di recupero». E circa gli impianti di trattamento/smaltimento si sottolinea: «Il sistema impiantistico per il trattamento, il recupero e lo smaltimento della frazione residuale dei rifiuti non risulta essere stato completato. In particolare i lavori per la realizzazione dell’impianto previsto a Spinazzola in località Grottelline – appaltati dal commissario delegato per l’emergenza ambientale – risultano sospesi e non si è in grado di stimare, con ragionevolezza, i tempi per la ripresa e l’ultimazione dei lavori. Il nuovo assetto organizzativo che la Regione Puglia ha definito a partire dal 1° gennaio 2012, che prevede l’istituzione di Ato a livello provinciale, incide considerevolmente sull’Ato Ba4 che è ricompreso nelle province di Bari e Bat e che è dotato di un solo impianto che ricade nella provincia di Bat, nel comune di Spinazzola. Con l’avvio della gestione d’ambito, e quindi attraverso la redazione del presente Piano d’Ambito, l’Autorità intende gettare le basi per la risoluzione dei problemi precedentemente elencati prevedendo azioni specifiche che consentano di superare le criticità riconducibili allo “status quo” dei servizi erogati. La questione degli impianti di conferimento delle diverse frazioni di rifiuti solidi urbani (Rsu) resta di fondamentale importanza ai fini di una seria programmazione e previsione della politica tariffaria del Consorzio: si impongono scelte sia da parte degli organi competenti del Consorzio stesso che da parte degli enti sovraordinati (Regione e Provincia), ferma restando la centralità e l’importanza fondamentale dell’impianto complesso delle Grottelline». E infine: «In merito a tale aspetto, scopi principali per l’Autorità di Bacino sono quelli di garantire, da un lato, in sede di programmazione e predisposizione degli atti di gara, la migliore e realistica approssimazione possibile di quelli che sono i costi, appunto, del servizio integrato, individuando quelle che possono essere considerate le voci certe ad esempio: il costo di conferimento dei rifiuti presso l’impianto complesso delle Grottelline». In buona sostanza l’Ato Ba/4, che comprende i Comuni di Altamura, Cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto, come nel passato, ruota, in barba alla volontà del Comune di Spinazzola e della provincia per voce del suo presidente Francesco Ventola, intorno all’immondezzaio che si vuole costruire a Grottelline, senza cercare altre soluzioni. Come quella di individuare, vista l’adesione di Spinazzola e Minervino Murge alla provincia Barletta-Andria-Trani, eventuali altri siti idonei ricadenti nella Provincia di Bari.

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