martedì 18 marzo 2014

Cinema-Il nuovo film di Francesco Bruni, prodotto da Beppe Caschetto, accolto bene dalla critica
«NOI 4» A GIORNI NELLE SALE
A SPINAZZOLA LE RADICI DELL’ATTRICE PROTAGONISTA

Lucrezia Guidone di scena anche allo Strelher di Milano
di Cosimo Forina
Il conto alla rovescia dei giorni che separano al 20 marzo è iniziato da tempo, ma la critica cinematografica ha già sancito che il film “Noi 4” del regista Francesco Bruni, al suo secondo film dopo “Scialla” è già un successo. Film prodotto da Beppe Caschetto, una produzione IBC Movie con Rai Cinema, e distribuito dalla 01. Tra i protagonisti di questo lavoro con Ksenja Rapaport, Fabrizio Gifuni ed il piccolo Francesco Bracci, Lucrezia Guidone astro nascente del teatro italiano.
Senza voler far torto agli altri interpreti parliamo di lei da queste colonne. Perché un filo di sentimenti lega Lucrezia a Spinazzola. In questa città, oltre ad aver dato i natali al suo papà Peppino, vi è nonno Rocco a cui lei è molto legata. Ma a voler bene a Lucrezia, ad apprezzarne la sua bravura, professionalità, frutto di capacità e studio, si è veramente in tanti.
Dal 30 gennaio sino ai primi di marzo al Teatro Strelher di Milano, Lucrezia Guidone ha interpretato Malibea in “Celestina - laggiù vicino alle concerie in riva al fiume” di Michel Garneau da Fernando de Rojas, traduzione Davide Verga, regia Luca Ronconi.
Ed ora è arrivato l’atteso debutto sul grande schermo. Dove, scrive di lei Marco Spagnoli: “scopre di essere molto amata dalla macchina da presa che ne registra sguardo e movenze”. Unanime il giudizio del nuovo lavoro di Bruni: “un film prezioso e lungimirante con molti motivi di interesse a partire da una storia semplice e forte, commovente ed esilarante”. Ed ancora del film si legge: “è, senza dubbio, una delle migliori pellicola dell’anno e il film italiano da andare a vedere questa primavera per la sua disarmante semplicità e la sua incontenibile intelligenza nel mostrare una famiglia diversa da quella del modello fiction televisivo dell’immediato passato”.
Affidiamo alla stessa Lucrezia la sintesi di quel che sarà apprezzato dagli spettatori: “tutto accade in una giornata di giugno, in una Roma afosa e assediata dal traffico metropolitano. Per il serio e timido Giacomo è il momento più atteso e temuto dell’anno: non solo deve affrontare gli esami orali di terza media, ma pure dichiararsi ad una sua compagna di scuola, segretamente amata. Intorno a questo importante appuntamento si muovono freneticamente anche gli altri membri della sua scombinata famiglia. La sorella Emma, (interpretata dalla Guidone ndr) ventenne idealista ed irrequieta che sogna di fare l’attrice di teatro, è tanto affezionata al padre quanto distante dalla madre. I genitori sono da tempo separati. Ma mentre Ettore, il padre, è il tipo di artista bohemien e squattrinato, simpatico ma chiaramente inaffidabile, specie agli occhi del figlio, la mamma Lara, ingegnere, si è dedicata anima e corpo ai figli e alla sua professione”.
Ed ancora: “Nel corso di questa giornata caotica e complicata, i nostri 4 “eroi” si cercano e si incrociano a coppie sempre diverse in vari punti del centro di Roma, per poi ritrovarsi tutti insieme a sostenere Giacomo durante l’esame. Ma una giornata speciale ha bisogno anche di un festeggiamento speciale. Una fuga dalla città tutti insieme, per un bagno al tramonto. Eccoli di nuovo riuniti e finalmente felici. Un breve, magico interludio che li riporta ad essere per un giorno quello che erano e malgrado tutto sono ancora: una famiglia”.
Dopo aver svelato in parte la trama, ecco arrivare l’impegno, annunciato con gioia: “in aprile vengo a Spinazzola con il regista Francesco Bruni. Sono davvero felice di condividere con voi questi momenti”. Il 20 marzo è davvero ormai vicino. Ultimi giorni per conoscere questa fotografia reale di una famiglia italiana che a suo modo sa ritrovarsi. In quella Roma che Bruni ha scelto, non solo come “una città magnetica, ma da leggere con lo sguardo dal punto di vista di chi ci vive”.
Lucrezia Guidone questa volta in Emma si riconosce in parte perché: “Lei, come me è un’idealista sognatrice e combattente con una grande passione per il teatro”. Cosa vi rende diverse: “il modo che lei ha di reagire alle cose, io sono più tranquilla e serena”. Vero, solare, come la conoscono tutti qui a Spinazzola dove ora attendono per applaudirla.

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