domenica 20 febbraio 2011

SPINAZZOLA: LA CITTÀ SI PREPARA AL RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Via alle prime consultazioni per le elezioni amministrative
Fermento nelle coalizioni per individuare i candidati-sindaci
di Cosimo Forina
Cominciate le varie consultazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, data non certa, ma sembra entro la metà di maggio. Tra riunioni permanenti di partito e quelle dei carbonari, ovvero di ispirazione risorgimentale, la sera la città sembra più svuotata del solito. E forse lo è, perché mentre la politica affila le armi per accaparrarsi la gestione della città, molti altri giovani hanno lasciato il paese e con loro interi nuclei famigliari. Prima del “Toto” candidato sindaco, prematuro per i nomi, c’è quello della quantità delle liste che entreranno in campo. C’è chi parla di: due, tre, quattro e chi addirittura cinque liste. Gli aspiranti consiglieri, assessori e sindaci sembrano non mancare. Gran lavoro a chi toccherà far conoscere il loro profilo. Anche se in vero questa campagna elettorale, diversa dalle altre, aldilà degli schieramenti e raggruppamenti, si distinguerà per contenuti. E la ragione è tanto semplice come evidente: da una parte potrebbero esserci quelli che puntano alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione delle peculiarità della città, nonché per la loro conservazione, dall’altra al suo uso, per quella ricaduta di psudo economia che finisce per rimpinguare, specie con l’assalto delle rinnovabili, le tasche dei pochi. L’orda per le rinnovabili, scampato il pericolo petrolio, specchi e pali eolici, unitamente alla questione mondezza, discarica “si”- “no”, sono il vero banco di prova. A cui si aggiunge il dover lavorare per evitare un ulteriore isolamento della città. Si legga questione ospedale, che oltre a scippare il diritto alla cura e alla salute, di fatto isola, con la chiusura del nosocomio ulteriormente la città dal territorio. Banco di prova del rispetto dei cittadini è dato dall’amministrazione uscente, sia di maggioranza che di opposizione, per via della consultazione referendaria: se lasciare o meno la Puglia ed entrare in Basilicata. Ben 746 cittadini hanno attivato lo Statuto e per quanto già qualcuno scalpita contro l’iniziativa, il Consiglio Comunale dovrà pronunciarsi anche per evitare ricorso al Prefetto. Quindi, anche qui in prossimità della campagna elettorale per il rinnovo dell’esecutivo e massima assise, si dovrà far sapere da parte di tutte le forze politiche e non, se il referendum deve continuare il suo iter, complesso, ma percorribile, oppure fermarsi per la volontà di pochi in ragione del loro temporaneo ruolo di amministratori. Bella scommessa. Si rischia di giocarsi la faccia e i consensi. Cosa uscirà fuori dai manovratori dell’aggregazione e quale futuro programma per la città. C’è da attendere, ma ogni indiscrezione non mancherà di fare notizia.

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