sabato 15 ottobre 2011

CHIUSURA DELLA LINEA FERROVIARIA
GIOIA DEL COLLE-ROCCHETTA SANT'ANTONIO E BARLETTA-SPINAZZOLA
IL CORO DEI "NO"

Cosimo Forina
Non è stato un abboccamento, un pourparler, l’assemblea cittadina organizzata presso la sala “Aurora Salomone” voluta dall’amministrazione Comunale guidata dal sindaco Nicola Di Tullio sulla vertenza tratte ferroviaria Gioia del Colle-Rocchetta Sant’Antonio e Barletta-Spinazzola entrate nel mirino dei tagli della Regione Puglia. Di cui è stata presentata, su sollecitazione del vicesindaco Michele Patruno una interrogazione della senatrice Adriana Poli Bortone (Io Sud) e una proposta di ordine del giorno della II commissione presieduta dal consigliere Carlo Scelzi (Pd) alla Provincia Barletta-Andria-Trani. Analisi storica, ruolo attuale del mezzo, proposte e prospettive hanno evidenziato la necessità del mantenimento delle infrastrutture, non per difesa di campanile, ma ritenendo le strade ferrate essenziali e volano dell’economia di un intero territorio che dalla sesta Provincia si estende sino all’Alta Murgia e alla vicina Basilicata. L’assessore Giuseppe Blasi prima di aprire agli interventi dei cittadini ha ricostruito tutti i passaggi intrapresi dall’amministrazione Comunale dopo che la “Gazzetta” ha reso noto l’imminente chiusura delle due linee e la riduzione delle corse dei treni a favore del trasporto su gomma. In particolare sulla direttrice Barletta-Spinazzola. I tavoli di trattative degli ultimi giorni con i vertici provinciali, regionali e con i sindacati hanno portato all’incontro istituzionale organizzato dal Comune di Spinazzola a cui è seguita la dichiarazione dell’assessore regionale ai trasporti Guglielmo Minervini: “Nonostante la consapevolezza della drammaticità dei tagli del governo sul trasporto pubblico locale, accogliamo l’istanza, espressa questa mattina dagli enti locali, di effettuare una valutazione concertata con il territorio dei dati di traffico ferroviario sulla tratta Barletta- Spinazzola, prima di assumere ulteriori decisioni”. Un impegno che si attende diventi concreto e sospenda la smobilitazione posta in atto. Puntuale in una assemblea finalizzata a recepire suggerimenti è stata la ricostruzione storica sulla nascita della ferrovia Barletta-Spinazzola di Nino Vinella del comitato nazionale pro.Canne della Battaglia. Il quale ha ricordato mostrando ampia documentazione di come siano state le città di Barletta, Canosa, Minervino e Spinazzola dopo l’Unità d’Italia a farsi carico del costo della realizzazione di questa impianto e di come non sia tollerabile oggi che questo territorio possa essere mortificato riducendo la funzione storica avuta dalla ferrovia. Infatti nel progetto della Regione è previsto il trasporto su gomma da Spinazzola sino a Canosa di Puglia e da quella stazione il proseguo su treno. Tra i dati acquisiti e da tutti sottolineato quello del ruolo del trasporto ferroviario legato allo sviluppo turistico della zona. Le amministrazioni Comunali e non solo, ed in particolare Spinazzola, stanno operando in questo senso. “Il treno, è stato detto, si inserisce in ogni piano economico di sviluppo quale migliore veicolo per raggiungere comodamente tutte le località e scoprirle nelle loro peculiarità”. Per niente sottovalutata l’esigenza economica espressa dalla Regione Puglia sui mancati trasferimenti da parte del Governo, a tal fine è stato suggerito di coinvolgere per i costi di mantenimento la Regione Basilicata che con alcune sue città è parte interessata, non passiva, delle infrastrutture ferroviarie. Non è mancata la denuncia dei pendolari, i quali hanno evidenziato l’enorme disagio che comporta lo spostamento quotidiano dal treno al pullman. Non ultimo come suggerimento, prima che il sindaco Nicola Di Tullio venisse iscritto per merito nel comitato pro canne della Battaglia ed omaggiato del distintivo dell’associazione, anche quello di coinvolgere utilizzando proprio il treno, tutte le scolaresche della sesta Provincia. Affinché, sensibilizzati da i Comuni e dalla Provincia prediligano nei loro viaggi di istruzione prima di altre località, la scoperta del tratto di paese a cui appartengono.

IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
DELLA SENATRICE ADRIANA POLI BORTONE (IO SUD)

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06084
Atto n. 4-06084
Pubblicato il 13 ottobre 2011
Seduta n. 624
POLI BORTONE - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
con atto unilaterale l'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia ha deciso la soppressione delle tratte ferroviarie Gioia del Colle- Rocchetta San Antonio e del parziale utilizzo della Barletta-Spinazzola a partire dal 1° ottobre sino a dicembre, mese in cui anche questa linea ferrata verrà chiusa nel tratto Spinazzola-Canosa di Puglia; disponendo per ragioni di antieconomicità che sulla Gioia-Rocchetta che attraversa la maggior parte dei paesi della Murgia: Gioia del Colle, Santeramo, Altamura, Gravina, Poggiorsini, Spinazzola, Palazzo S.G./Montemilione, Venosa/Maschito, San Nicola di Melfi, Rocchetta Sant'Antonio, le corse siano effettuate con pullman sostitutivi. Mentre al momento sulla Barletta-Spinazzola che unisce le città di Barletta, Canne della Battaglia, Canosa di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola, sono state cancellate e sostituite da pullman nove corse di cui 5 da Barletta e 4 da Spinazzola; dal dicembre 2011, l'assessore citato ha stabilito che le stazioni di Spinazzola e Minervino Murge,in via sperimentale, verranno chiuse e il trasferimento dei viaggiatori avverrà in pullman sino alla stazione di Canosa di Puglia, da dove, dopo aver effettuato il trasbordo dei loro bagagli, i viaggiatori potranno procedere in treno per altre destinazioni;
in particolare, i sindaci di Spinazzola e di Minervino hanno immediatamente evidenziato le ragioni del loro dissenso chiedendo un immediato incontro con l'assessore e con i dirigenti di Trenitalia che avrebbero dovuto quanto meno informare le città in una conferenza di servizi; i sindaci affermano che è superfluo sottolineare i danni che i cittadini della numerose città murgiane interessate sono costretti a sopportare in termini di sicurezza e tempi di percorrenza di strade impervie e pericolose con pullman e mezzi privati per raggiungere ospedali, tribunali e/o uffici pubblici per le proprie necessità. A questo si deve aggiungere l'importanza strategica della tratta Spinazzola- Barletta, non solo come unica strada ferrata che attraversa la nuova Provincia,
ma anche per la sua rilevante importanza di decollo del turismo in ragione del valore storico, paesaggistico e ambientale del territorio che giunge dalla costa sino al cuore della Murgia; la tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola, infatti, è tra le più antiche d'Italia; realizzata nel 1894. svolge un ruolo importante nel turismo culturale e nel turismo scolastico. Unica ferrovia a fermarsi non in una città, ma anche direttamente in un'area archeologica di rilevanza mondiale, quale è il sito di Canne della Battaglia; l'importante mantenimento della tratta Barletta-Spinazzola eviterebbe l'isolamento delle piccole città murgiane, così come nella direttrice Gioia del Colle-Rocchetta-Sant'Antonio ambedue frequentate in sicurezza da numerosi studenti e lavoratori pendolari, specie in inverno quando
soventi sono nevicate e gelate che ostruiscono le arterie stradali; nel corso degli anni, si è tentato di migliorare e accrescere la potenziale utenza della tratta
Barletta-Spinazzola richiedendo che venisse realizzata una fermata aggiuntiva nei pressi dell'ospedale Di Miccoli di Barletta, onde consentire ai viaggiatori provenienti da Spinazzola - Minervino Murge e Canosa di usufruire di un ospedale che risponde alle esigenze del territorio. Ancor più oggi che in seguito ai tagli dei nosocomi in Puglia, in ragione del piano di rientro sanitario, gli ospedali di Spinazzola e Minervino Murge sono stati chiusi, si chiede di sapere:
se il Ministro sia a conoscenza delle dismissioni delle tratte ferroviarie menzionate; se non intenda intervenire a sostegno delle comunità percorse dalle tratte ferroviarie Barletta- Spinazzola e Gioia del Colle- Rocchetta Sant'Antonio, anche in ragione degli ultimi investimenti effettuati su queste linee ferroviarie per renderle più sicure nella loro fruizione, dando così valore al denaro pubblico fino ad oggi investito.
L'AZIONE DELLA PROVINCIA E LE PROPOSTE ALTERNATIVE ALLA CHIUSURA
E’ emergenza per le tratte ferroviarie del territorio minacciate di chiusura, ma è anche ferma la volontà di difenderle. Dopo che il consiglio Provinciale Barletta Andria Trani all’unanimità ha votato per il mantenimento e potenziamento della tratta Barletta-Spinazzola facendo propria la proposta avanzata dal presidente Francesco Ventola che mira alla sua elettrificazione per supportare al meglio i collegamenti con la zona metropolitana di Bari, ora ci si appresta ad analizzare ed approvare il testo scaturito dai lavori della II commissione presieduta dal consigliere Carlo Scelzi, Con il quale si intende dare pieno mandato al Presidente e la Giunta di richiedere alla Regione Puglia l'immediata sospensione nell’applicare il “progetto sperimentale” che prevede la sostituzione di nove corse ferroviarie della tratta Barletta – Spinazzola e della soppressione della Gioia del Colle-Rocchetta S.A. con trasporto dei passeggeri su gomma. Si intende così impegnare la Regione Puglia ad applicare concretamente la cosiddetta “rivoluzione gentile” proclamata dal Presidente della Giunta Regionale Nichi Vendola intesa a migliorare le condizioni socio-economiche dei piccoli Comuni montani e sub-murgiani. Lo strumento della concertazione è anche alla base dell’invito rivolto alla Regione Puglia chiamata a convocare i rappresentanti Istituzionali delle città interessate, la Provincia BAT, la Provincia di Bari, le organizzazioni Sindacali Regionali e di Trenitalia per la ricerca di una soluzione che non penalizzi le città murgiane. Anche i consiglieri Provinciali pongono all’attenzione il serio rischio sulla sicurezza dei cittadini che saranno costretti ad utilizzare pullman o proprie autovetture dovendo percorrere una strada impervia in condizione climatiche invernali ostative e pericolose determinate dalla neve, dalla nebbia e dalla pioggia. “Il mezzo sostitutivo su gomma, viene altresì sottolineato dalla II Commissione, non può essere affatto paragonato al treno sia per il disagio della dilatazione dei tempi di percorrenza che per la riduzione di sicurezza dei viaggiatori. Inoltre, va considerato che questa tratta ferroviaria interessa il sito storico della Cittadella di Canne della Battaglia, con implicazioni e ricadute anche di carattere turistico, economico e culturale”. Carlo Scelzi ha partecipato all’assemblea cittadina indetta a Spinazzola dall’amministrazione Comunale come all’incontro istituzionale organizzato nel Palazzo di Città che ha visto la presenza dell’assessore provinciale ai Trasporti Giuseppe Di Marzio. Vi è da aggiungere anche la richiesta avanzata dal consigliere regionale Ruggiero Mennea (Pd) il quale ha invitato l’assessore ai trasporti Guglielmo Minervini a valutare l’opportunità di acquisire da Rfi (Rete ferroviaria italiana, gruppo Ferrovie dello Stato) attingendo al patrimonio regionale per passare alla gestione diretta della tratta Barletta-Spinazzola: “al fine di farne una un servizio di metropolitana di superficie che possa servire i comuni dell’entroterra senza che questi avvertano i disagi della chiusura della stazioni considerate minori da Rfi, come quella di Spinazzola”.

LE INTERVISTE DOPO L'INCONTRO ISTITUZIONALE ORGANIZZATO DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN DIFESA DELLE TRATTE FERROVIARIE


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