martedì 15 giugno 2010


EOLICO E SOLARE, LA CALMA APPARENTE DOPO IL RIMPASTO, LA POLITICA SEMBRA IN PAUSA, MA LE AZIONI GIUDIZIARIE PROSEGUONO
Dopo il rimpasto di giunta, dovuto alle dimissioni dell’ex vicesindaco Sebastiano Fiore, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Scelzi sembra essersi acquietata. Principalmente perché l’opposizione, così come espresso nell’ultimo consiglio comunale, è del parere che «a Scelzi è dato di consumare sino alla fine il suo mandato affinché non vengano meno, con l’arrivo di un commissario prefettizio, le responsabilità della gestione amministrativa che hanno caratterizzato questi ultimi anni della città».
Ma a tener banco sono gli impianti di energia da fonte rinnovabile, calati sul territorio della Murgia per interesse degli industriali con centinaia di milioni di euro di “investimenti ”.
L’attenzione è puntata sul Pd, sul sindaco e sul suo ex vice, che di questi argomenti hanno consumando serrati confronti. Ma se questo è l’aspetto politico per certi versi persino poco interessante, la notizia è data dalle tante iniziative giudiziarie. Quella di una presunta querela al sindaco Scelzi è tra queste. Infatti, non si era a conoscenza sinora che l’amministratore della Agrienergy srl di Bari, Girolamo Ninivaggi, società che ambiva ad avere un impianto fotovoltaico di 10MW ed una sottostazione in contrada “Podice” nello scrivere alla Regione, annunciava per l’appunto una querela al sindaco. Ninivaggi scriveva: «con tale amministrazione sono intercorsi “scambi epistolari”, nonché la consegna di apposito invito/diffida da parte di nostro legale richiedenti il rilascio parere; che hanno provocato una “scomposita reazione”, da parte del sindaco di Spinazzola, per la quale siamo stati costretti presentare apposita “querela penale”».
Scelzi, che su quella vicenda aveva mandato un dossier alla procura di Trani, è stato dunque querelato dal Ninivaggi? Vicenda tutta da seguire. Come quella che vede il Comune di Minervino costituito parte civile con l’avv. Anna Curci contro lo stesso Girolamo Ninivaggi, dell’«Agrienergy srl.» nel procedimento penale della procura di Trani, relativo «alla realizzazione di opere in assenza di permesso di costruire ed occupazione abusiva di suolo comunale».
Ma cosa sta succedendo su questo territorio? Le energie alternative non dovevano portare sviluppo ed invece producono faldoni in procure e tribunali? A leggere il rapporto ecomafie 2010 di Legambiante Spinazzola e Minervino sono citate più volte e in modo significativo. E non basta, perché a volerne sapere di più sulle torri eoliche e sugli impianti fotovoltaici ci si è messa ancora la procura di Trani e quella di Bari, nonché la direzione distrettuale antimafia.
A dar maggior peso, anche le interrogazioni parlamentari dell’Idv, che hanno portato il Governo ad affermare, l’esistenza di indagini delle procure su cui viene mantenuto massimo riserbo. In buona sostanza la piatta calma della politica spinazzolese non si può escludere che possa avere scossoni dalle vicende giudiziaria.

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