lunedì 18 ottobre 2010


ORE 22.15 QUESTO IL MESSAGGIO DI FILOMENA TRA LE INTREPIDE AL LAVORO NELLA RACCOLTA DELLE FIRME: “ALLE 21 ABBIAMO CHIUSO IL GAZEBO CON UN RISULATATO DI 1463 FIRME”
A lei e a quanti più di altri stanno continuano il presidio GRAZIE.
18 Ottobre
SANITÀ PUBBLICA E SERVIZI MOBILITAZIONE GENERALE
All’assemblea cittadina nella sala «Innocenzo XII» erano presenti cittadini, medici ospedalieri e di base, associazioni, sindacati Un «gruppo di azione» in difesa dell’ospedale. Avviata una raccolta di firme contro la riconversione del presidio ospedaliero.
UNA PRESENZA PARZIALE
All’iniziativa solo i consiglieri di minoranza, non si sono visti il sindaco e gli esponenti della maggioranza
di Cosimo Forina
Basta con lo scippo alla città! Dopo l’assemblea cittadina che si è svolta sabato sera presso la sala «Innocenzo XII», dove si è registrata grande partecipazione. Oltre a tanti cittadini, medici ospedalieri e di base, associazioni, sindacati, i soli consiglieri comunali di minoranza, assente sindaco e consiglieri di maggioranza. Da ieri mattina presidio davanti all’ospedale e in piazza San Sebastiano con raccolta di firme per dire “No” alla chiusura e rimodulazione del nosocomio come previsto nel piano annunciato dalla Regione. L’assemblea cittadina, convocata da Antonio Monopoli e Savino Montecchi a nome di un comitato spontaneo in conclusione dei lavori ha diffuso il seguente comunicato: «La cittadinanza spinazzolese, valutata l’attuale situazione del locale ospedale; sentite le affermazioni dei rappresentanti delle istituzioni e sanitarie competenti; memore del principio costituzionale che sancisce la sovranità del popolo sulle scelte di interesse generale, indice la costituzione di un “gruppo di azione”, aperto a tutti i liberi cittadini. Avente la finalità di difendere il diritto alla salute con la garanzia di efficienza dei servizi sanitari, secondo quanto pubblicamente approvato nel Consiglio comunale nella seduta del gennaio 2009, alla presenza del direttore generale dott. Rocco Canosa (attualmente in carica), dell’Asl della sesta Provincia. Questo principio sarà affermato e difeso con la massima determinazione anche attraverso l’indizione di pubbliche manifestazioni mirate a richiamare le istituzioni competenti, affinché garantiscano ai cittadini di questa comunità decorosi livelli dei servizi sanitari». Stando alle notizie giunte dalla Regione, riportate dal dott. Luigi D’Amelio, diverse, in riduzione, persino da quelle in questi giorni assicurate dal sindaco Carlo Scelzi durante diversi incontri, all’ospedale di Spinazzola toccherebbe una cancellazione di numerosi altri servizi. In definitiva al nosocomio cittadino già “scatola vuota”, verrebbero sottratti anche gli ultimi posti letto di medicina. Lasciando il solo servizio di «118» medicalizzato, copertura di elisoccorso, con un elicottero presente nella città di Matera, guardia medica, nonché qualche ambulatorio. Quisquiglie rispetto al fabbisogno della popolazione caratterizzata per lo più da anziani, come è stato sottolineato dai medici intervenuti all’assemblea. In una condizione, quella di Spinazzola, che la vede penalizzata anche nel raggiungimento di ospedali ubicati in altre città. Il più prossimo a non meno di cinquanta chilometri. La storia dell’ospedale di Spinazzola è altra. Quella di essere un presidio della salute che ha risposto al diritto di essere curati rispondendo alla necessita della popolazione. Non si tratta di una difesa di campanile, quello che la città rivendica è la certezza del diritto alle cure che con il nuovo rimodulamento sanitario verrebbe di fatto meno. L’azione civile della città, fuori da ogni strumentalizzazione politica e partitica, uscita dal suo torpore dopo l’inganno delle promesse è quella di richiamare i vertici della Asl e la Regione ad una valutazione di necessità. Rispettando la piena dignità della popolazione, che non sia elemosina sanitaria a cui i cittadini sono pronti a dire fermamente “No” rimandando ogni tentativo del genere al mittente. A Spinazzola da ieri si chiede ai vertici della sanità pugliese di fare sull’ospedale di Spinazzola proposte “serie”.

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