sabato 9 luglio 2011

SANITA’ E RITARDI
SCOPPIA LA POLEMICA
L’AMBULANZA ATTESA PER CIRCA 40 MINUTI
SPINAZZOLA, IL SINDACO DI TULLIO SPORGE DENUNCIA IN PROCURA

di Cosimo Forina
La notizia, devastante, dell’ambulanza del 118 arrivata quaranta minuti dopo la chiamata sul luogo dell’incidente dove il 6 luglio hanno perso la vita i due motociclisti Cosimina Lamanna 39 anni di Fasano e Gennaro Antonio Di Pinto 45 anni di Trani, ha mandato su tutte le furie il sindaco Nicola Di Tullio che annuncia: «entro lunedì depositeremo un esposto denuncia sull’accaduto in Procura». E questo in piena sintonia con la presa di posizione del consigliere provinciale Carlo Scelzi (Pd), ex sindaco di Spinazzola che ha scritto sull’accaduto al neo direttore generale della Asl Bt, Giovanni Gorgoni e all’assessore alla sanità della Regione, Tommaso Fiore. E’ avvenuto quel che qui si temeva, dichiarato e fatto mettere a verbale proprio dall’allora consigliere comunale di opposizione Di Tullio, oggi sindaco, durante una delle riunioni che nei mesi scorsi aveva affrontato la chiusura dell’ospedale. Ovvero, che i cittadini di Spinazzola si sarebbero trovati con una sola postazione del 118 a subire situazioni di soccorso che potevano mettere a rischio la loro vita. Perché si è arrivati ad attendere quaranta minuti prima dell’arrivo dei soccorritori ai quali non è rimasto altro che certificare la morte dei due malcapitati? Da quel che si è ricostruito l’ambulanza medicalizzata del 118 in servizio a Spinazzola era impegnata in altro intervento, da qui, l’allerta dalla centrale operativa ad altro automezzo che opera e staziona a Minervino. Non è ben chiaro che strada abbia fatto questa ambulanza: certo è che per coprire i venti chilometri che separano Minervino da Spinazzola ci ha impiegato ben quaranta interminabili minuti. Difficile stabilire se il soccorso immediato avrebbe portato altro esito all’incidente, sta di fatto che Spinazzola è piombata nello sconcerto. Si aggiunga che nel caso i due malcapitati fossero stati soccorsi, sarebbero giunti nel più vicino ospedale, quello di Andria non prima che di altri cinquanta minuti. Una eternità. Un tempo irragionevole per poter sperare ad un salvataggio della vita. In consiglio Comunale, Di Tullio, si spinse ad affermare che il mancato immediato soccorso per gli spinazzolesi dovuto alla chiusura dell’ospedale, altro non era che un omicidio. Le stesse amare accuse, cariche di rispetto per questo lutto, le ha ribadite ancora ieri al telefono con alcuni funzionari della Asl Bt. E a chi gli faceva notare forse di essersi spinto oltre, Di Tullio categorico ha risposto: «il solo dubbio che una vita possa non essere salvata perché manca un punto di primo intervento, una postazione in più del 118, un elicottero che possa intervenire tempestivamente, non deve far rabbrividire me, ma chi per Spinazzola ha creato questa situazione». Poi ha aggiunto: «su tutta la condizione in cui versa il nostro ospedale mi attendo un immediato incontro con il nuovo direttore generale, al quale vorrei illustrare tutte le necessità di una città che non può vivere nell’abbandono e nell’isolamento». Dura anche la posizione del “Gruppo d’Azione pro-ospedale” con Filomena Sforzo: «Le nostre denuncie cadute nel vuoto, a volte irrise perché abbiamo chiesto un referendum per lasciare la Puglia, non hanno purtroppo potuto evitare il dolore delle famiglie colpite da questo lutto a cui esprimiamo cordoglio. In ragione anche di queste lacrime chiediamo rispetto per i nostri cittadini e pieno diritto alla loro cura e alla salute».

L’EX SINDACO AVEVA PRESENTATO MESI FA ANCHE UN ESPOSTO SU INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE
“PURTROPPO AVEVAMO PREVISTO TUTTO”

Scelzi chiede l’immediata attivazione dei servizi alternativi soprattutto di pronto soccorso.

Questi alcuni stralci della lettera inviata da Carlo Scelzi consigliere e Presidente II Commissione della Provincia Barletta Andria Trani al direttore generale della Asl/Bt Giovanni Gorgoni e all’assessore regionale Tommaso Fiore: “purtroppo in data 6 luglio nel nostro Comune si è verificato un incidente mortale che ha coinvolto due motociclisti. Ho dolorosamente appreso di questo evento luttuoso e del ritardato soccorso (le cronache parlano di 40 minuti, possibile?) prestato ai malcapitati perché non era disponibile l’ambulanza. Senza permettermi di entrare nel merito della possibilità di salvare le vite dei motociclisti, che compete ad altri organi, voglio ribadirle la denuncia che qualche mese fa rivolsi agli amministratori della Asl/Bat/1 ed a quelli regionali nella veste di Sindaco del Comune di Spinazzola, in seguito anche ad indirizzo del nostro Consiglio Comunale, circa la necessità di provvedere immediatamente e contemporaneamente alla chiusura del nostro Nosocomio (come Lei ben saprà facciamo parte purtroppo della schiera dei 18 Ospedali chiusi, nonostante le numerose battaglie, denunce, proteste e chi più ne ha più ne metta. Con la particolarità della notevole distanza – ca. 50 Km e 50 minuti -dal Centro attrezzato più vicino per le emergenze, quello di Andria) all’organizzazione sul Territorio di Punti di Primo Intervento Medicalizzati e Strutture del 118 idonee al soccorso immediato innanzitutto, oltre agli Ambulatori specialistici ed ai servizi per gli anziani. Torniamo all’episodio in questione. Anche in occasione di una visita dei Militari della Guardia di Finanza che si stavano occupando della denuncia, mi fu contestato – in maniera amichevole e col sorriso - di aver forse esagerato. Espressi ai Militari del Corpo la mia preoccupazione e quella di tutti i Cittadini del mio Paese, sperando veramente di aver esagerato ed essermi sbagliato, poiché paventammo l’interruzione di pubblico servizio e la mancanza di un’organizzazione per il soccorso immediato”. Conclude Scelzi:”abbiamo tutti avuto dimostrazione che i timori erano TUTTI FONDATI. Magari nell’occasione non sarebbe servito il soccorso immediato, ma chi lo può dire? E quante altre volte deve sorgere questo dubbio? La mancanza di organizzazione, di finanze, la sottovalutazione dei Diritti e dei rischi, la copertura di un mero costo devono sempre prevalere sulla perdita di vite umane? Con la presente sono a sollecitarle – poiché è appena giunto in questa desolazione che ci hanno procurato e riconoscendole tutti i benefici del caso - così come faccio ai Signori della Regione Puglia corresponsabili ed artefici dello stato delle cose, l’immediato impianto dei servizi alternativi all’Ospedale, soprattutto quelli di Pronto Soccorso.Non voglio apparirle il contestatore della situazione ma esclusivamente un Rappresentante Istituzionale molto arrabbiato per lo scippo perpetrato al nostro Territorio e un Cittadino che non vuole assistere passivamente alla perdita di vite umane perché i costi non ci consentono di rispettare i Patti di Stabilità della regione o del governo centrale”.

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