venerdì 19 agosto 2011

L’INDAGINE
SANITÀ E DISCARICHE
LO SCENARIO
Il Riesame ora contesta l’associazione per delinquere. Riaccesi i riflettori sul centro murgiano
RIFIUTI, UN «FILO ROSSO» DALLA MURGIA A ROMA
Caso Tedesco, parte da Spinazzola la nuova accusa

di Cosimo Forina
Il Tribunale del riesame nei giorni scorsi ha accolto l'appello della Procura di Bari, direzione distrettuale antimafia pm Desirèe Digeronimo, Francesco Bretone e Marcello Quercia contro il mancato riconoscimento da parte del gip Giuseppe De Benedictis del reato di associazione per delinquere a carico del senatore Alberto Tedesco. Si sono così riaccesi i riflettori sul coinvolgimento di Spinazzola nella storia politica e processuale dell’ex assessore alla sanità Alberto Tedesco, senatore della Repubblica passato dal Pd al gruppo misto, di cui si richiede nuovamente l’arresto. Questa vicenda richiama il sito di Grottelline e il ruolo di un imprenditore proprietario della Tradeco, Carlo Dante Columella, e dei suoi familiari, tra cui il cognato Francesco Petronella presenti nell’elenco dello scandalo della sulla sanità e raccolta e smaltimento rifiuti pugliese. I faldoni che hanno impegnato nelle scorse settimane i senatori con la richiesta di arresto di AlbertoTedesco, ex assessore regionale alla sanità, così come la stessa ordinanza del gip De Benedictis si aprono proprio con “Grottelline ” di Spinazzola e con l’aggressione subita da un giornalista Alessio Di Palo, direttore di Radio Regio di Altamura. Un «grillo parlante» scomodo, perché evidenziava e continua a farlo dal microfono della sua radio gli affari dei Columella, gli intrecci della politica e del mondo della criminalità. Un giornalista al quale in due, un brutto giorno, mentre continuava a trasmettere il convegno contro la discarica da realizzare a Spinazzola a “Grottelline ” affidata dal presidente Nichi Vendola all’Ati Tradeco-Cogeam, la seconda azienda del gruppo Marcegaglia, non solo dovevano spaccargli le ossa, ma addirittura far fuori. Come ha affermato ad investigatori ed inquirenti proprio uno dei due aggressori, Vincenzo Laterza, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia, mentre il suo sodale Biagio Genco, come riporta il gip De Bendictis è scomparso, forse vittima di una inquietante lupara bianca. I due erano affiliati al clan del boss di Altamura Bartolo Dambrosio, ucciso lo scorso settembre. Il primo faldone sul caso Tedesco si apre proprio sull’interessamento sollecitato da Petronella per sbloccare l’iter della discarica di Spinazzola. Che si dice nel Palazzo a Spinazzola? Qui nessuno parla. Eppure, dopo la mancata autorizzazione all’arresto da parte di Palazzo Madama per i reati di concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e concorso in falso, ora i giudici tornano ad interpellare il Parlamento contestando il reato di «associazione a delinquere». Che si contesta «quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti». Il sen. Tedesco ha detto: «Da un lato, ho ora la possibilità di impugnare il provvedimento dinanzi alla Cassazione, dall'altro aspettare che la Procura torni a chiedere al Senato l'autorizzazione a procedere al mio arresto sulla base di questa nuova ordinanza». Ed ancora: «Non lo escludevo considerando che fino a questo momento il Riesame si è adeguato sempre alle richieste dei pm avendo però avuto in qualche occasione torto dalla Cassazione». A Spinazzola, come detto, invece, tutto tace.

UNA VICENDA LUNGA E CONTROVERSA

Grottelline, sito di interesse archeologico e paesaggistico dall’avvenire incerto
Storia semprepiù controversa quella della discarica a Grottelline, sito di interesse archeologico, paesaggistico e monumentale che ha visto ex amministratori di Spinazzola prima contrari e poi a favore del progetto, documenti introvabili, particelle del piano prima omesse dalla procedura di valutazione di impatto ambientale e poi nuovamente associate, furto della memoria di un computer della regione che conteneva i dati di Grottelline, sequestri e dissequestri. E non per ultimo, la richiesta di Spinazzola di uscire dal Bacino Ba/4 per aderire a quello provinciale cercando di evitare così l’eventuale nuovo avvio dei lavori della discarica. Ha scritto il presidente del Tribunale del riesame di Bari, Francesca La Malfa, nel suo dispositivo consegnato alla cancelleria: «L’ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, Alberto Tedesco, era a capo di un’organizzazione criminale e per circa quattro anni, durante il suo governo, ha influenzato la Sanità e pilotato le scelte regionali in materia». Quarantacinque le pagine, in cui i giudici del Riesame, contestano il reato di associazione a delinquere e auspicano che il processo si svolga presto, affinché l’imputato abbia possibilità di chiarire la sua posizione. Sull’interessamento del senatore alla discarica di “Grottelline” laGazzetta” nei mesi scorsi ha pubblicato alcune intercettazioni a riguardo. Anche lo stesso presidente Vendola ha espresso perplessità di fronte a commissioni parlamentari, sulla scelta del sito. Spinazzola vorrebbe sapere se l’uso del suo territorio, quello più bello e ricco di storia, ha rappresentato una scelta improcrastinabile e necessaria, oppure ha rappresentato un «sacrificio» sull’altare dell’intreccio tra politica e affari.

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