domenica 16 gennaio 2011

RACCOLTA DIFFERENZIATA PIÙ OMBRE CHE LUCI
Maglie nere per Minervino, Spinazzola e Margherita
SESTA PROVINCIA:I DATI SUL CICLO DEI RIFIUTI
I DUE COMUNI PIÙ VIRTUOSI
Bisceglie e Trinitapoli hanno raggiunto la percentuale maggiore di raccolta differenziata: circa il venti per cento
UNA POLITICA DISASTROSA
La decisione, sostenuta dalla Regione, di puntare su discariche e inceneritori si è rivelata fallimentare
di COSIMO FORINA
La tabella qui pubblicata è la fotografia della Provincia Barletta-Andria- Trani in materia di raccolta differenziata nel 2010, che racconta quanto si è ancora lontani da considerate i rifiuti come risorsa e il loro riuso e riciclo come una necessità in difesa dell’ambiente e risparmio economico.
LA NEO PROVINCIA
La neo Provincia, prossima ad occuparsi a pieno titolo dei rifiuti, potrebbe ambire a diventare una fucina pur ereditando la mediocre capacità di gestione dei singoli Comuni che continuano a far capo a diversi Ambito territoriale ottimale (BA/1- Ba/4-Fg/ 4). Di questi ve ne sono di più virtuosi e altri decisamente catastrofici. Bandiera da probi nella differenziata va senza dubbio ai Comuni di Bisceglie con il suo 20,923% con circa 47 Kg di rifiuti mensili per abitante e Trinitapoli con il suo 20,909% di differenziata e 43Kg circa mensile per abitante.
MAGLIE NERE
Maglia nera tra i dieci Comuni, fermi alla soglia di una sola cifra decimale: Minervino Murge con il 2,334%, Spinazzola con il 4,233% che ha finalmente comunicato a distanza di un anno i suoi dati alla Regione Puglia e Margherita di Savoia con il 5,490%. Se i dati di queste Città si dovessero confrontare anche con le altre Città dei loro Ato di appartenenza, Ba/4 per Spinazzola e Minervino Murge e Fg/4 per Margherita la risibilità della percentuale in materia di differenziata non muterebbe.
DISCARICHE E INCENERITORI
C’è bisogno di intraprendere un nuovo percorso in materia di rifiuti. Quello obsoleto, affidato alle discariche e all’incenerimento proposto sin ora dalla Regione Puglia, che ha visto il suo governatore Nichi Vendola svolgere anche ruolo di commissario straordinario, si è dimostrato fallimentare per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi.
NUOVI PERCORSI
E’ possibile creare un sistema più virtuoso dei rifiuti sottraendolo alla filosofia delle emergenze e anche sovente della illegalità? Senza dubbio: “Si”. A spiegarne il meccanismo il 16 gennaio ad Altamura Ato Ba/4 città che ha ospitato una controversa discarica per oltre 20 anni, il promotore a livello mondiale di “Rifiuti Zero” Paul Connet, professore emerito di chimica ambientale all’Università St. Lawrence di Canton, New York. Connett negli ultimi venti anni si è occupato di rifiuti, con particolare riferimento ai rischi collegati agli inceneritori ed allo studio di alternative più sostenibili.
COSA SUCCEDE ALTROVE
Cosa sostiene: «La strategia Zero Rifiuti è già stata adottata in diversi luoghi del mondo. Oltre il 50% dei Comuni in Nuova Zelanda, Camberra (Australia) sta perseguendo una politica di Zero Rifiuti sin dal 1996. Nuova Scozia (Canada), l’intera provincia. E poi San Francisco dove servono tre lingue per comunicare con i cittadini: inglese, spagnolo,cinese. Se si è riusciti li vuol dire che si può facilmente fare dappertutto. San Francisco: 850mila abitanti, grattacieli e poco spazio disponibile. Nel 2000 differenziata del 50%, nel 2004 del 64%, l’obiettivo del 2010 era del 75% e nel 2020 100% Rifiuti Zero. A San Francisco c’è fiducia perché gli incentivi economici funzionano bene».
TRE ASPETTI
Tre aspetti sono importanti secondo Paul Connet per creare l’incremento della differenziata: premialità ai cittadini, il controllo in chi gestisce il business dei rifiuti: «Oltreoceano, l’azienda concessionaria della raccolta si occupa di riciclaggio e compostaggio, ma non è proprietaria della discarica. Quindi, quando portano in discarica i rifiuti residui pagano i loro concorrenti, ovviamente tendono a ridurre l’utilizzo. Il che è anche obiettivo delle autorità».
RIUSO E RICICLO
E il riuso e riciclo dei prodotti: «la Xerox recuperando le componenti dei suoi fotocopiatori che giungono da 16 Paesi in Olanda, risparmia 76 milioni di dollari l’anno. Questo per quanto riguarda gli obiettivi complessi. Ma che dire degli imballaggi? L’industria della birra in Ontario che da 50 anni riutilizza bottiglie a rendere recupera il 98% delle sue bottiglie. Senza costi per i cittadini. Il metodo ha creato 2000 posti di lavoro». «Per chi governa, - afferma Connet, - la gestione
dei rifiuti è un tema basso, un’irritante bagattella da risolvere».
LE ECOMAFIE
Da noi sovente ha incrementato gli interessi delle ecomafie. Le risposte adottate finora si sono rivelate insufficienti: le discariche sono in gran parte esaurite, l'apertura di nuovi siti è sempre più complessa, l'incenerimento crea rischi legati alle emissioni inquinanti. Necessario quindi accrescere la raccolta differenziata che non può essere lasciata al solo senso civico dei cittadini. Una priorità che visti di dati 2010 diventa scommessa per il futuro della nuova Provincia Barleta-Andria-Trani chiamata ad essere traino ai suoi Comuni.

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