martedì 21 giugno 2011

AMBIENTE
RACCOLTA E SMALTIMENTO

L’adeguamento del servizio fornito dalla Tradeco, a leggere le indicazioni dei tecnici, sembrerebbe un atto dovuto.Uno dei primi provvedimenti del sindaco Di Tullio, che però, nel 2008, chiese una commissione per controllare il servizio.
LA TASSA PER I RIFIUTI DIVENTERÀ PIÙ SALATA
PREVISTI AUMENTI CHE VANNO DAL 16,10% FINO AL 2000%

di Cosimo Forina
Aumento della tassa di smaltimento rifiuti solidi urbani (Tarsu) da un minimo del 16,10% ad un massimo del 2.000%. Questo uno dei primi provvedimenti della giunta guidata dal neo sindaco Nicola DI Tullio. Dopo i risultati elettorale delle comunali, la sinistra è al pronto soccorso la destra non sta poi così tanto bene. Il Pd nel rendere noti i dettagli delle nuove gabelle sulla mondezza in un cartellone titola: «Se il buongiorno si vede dal mattino si prevedono tempeste». A leggere la logica dei numeri, aumento per adeguamento del servizio alla Tradeco che fa capo al patron Carlo Dante Columella, società che gestisce raccolta e smaltimenti dei rifiuti a Spinazzola, pari a 71.775 euro sul un canone contrattuale (2005) di 596.640 euro, sembrerebbe un atto dovuto. I cittadini, come da stima del capo dipartimento finanziario Silvia Maria Sirressi, spenderanno quest’anno 806.498 euro con copertura a loro carico del 95,06%, importo al netto del tributo provinciale del 4% e dell’aggio del 13,70% da corrispondere al concessionario della riscossione della tassa mercato per lo smaltimento rifiuti. Una mazzata. Tralasciamo la risposta del sottosegretario agli Interni On. Alfredo Mantovano all’interrogazione presentata in commissione rivolta al Ministro degli Interni dall’on. Dario Ginefra (Pd) dalla quale si è appreso tra l’altro che: «a 14 amministratori comunali, nell'ambito dell'Ato competente, è stato contestato il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche in favore della Tradeco. Comportamenti attivi o omissivi posti in essere dai sindaci componenti l'Ambito territoriale ottimale del bacino Bari/4, finalizzati a favorire gli illeciti guadagni della Tradeco. Sono stati contestati, a vario titolo, a 72 persone». Vien subito da pensare alla qualità del servizio erogato in questi anni dalla Tradeco a Spinazzola. Per ricostruire questo partiamo da una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Trani. Da chi? Dall’allora consigliere comunale, oggi sindaco Nicola Di Tullio. Armato di macchina fotografica Di Tullio documenta tutta una serie di anomalie del servizio svolto dalla Tradeco che confluiscono sulla “Gazzetta” l’11 febbraio 2008 con due articoli: «Spinazzola, “assediati ” dai rifiuti» e «la Tradeco deve aprire l’area attrezzata per gli inerti». La reazione della maggioranza Pd e dei Verdi è tutta in un manifesto del 18 febbraio titolato “Il Gatto e la Volpe”. Nel quale si accusava tanto il corrispondente della “Gazzetta” che Di Tullio di provocare danni irreparabili alla città e al territorio, specie alle attività legate alla ristorazione e al turismo. Il 26 febbraio del 2008 in consiglio comunale Di Tullio deposita una richiesta per dar vita ad una commissione comunale per controllare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti effettuato dalla Tradeco. Quella delibera di consiglio comunale, stranamente, verrà pubblicata solo nel gennaio 2010. La commissione consigliare non è mai stata istituita. Nel frattempo però i carabinieri del Noe di Bari sequestrano l’a rea destinata a isola ecologica, dove sarebbero dovuti essere conferiti gli inerti e gli ingombranti. Costruita dalla Tradeco ma mai entrata in funzione anche se contrattualmente prevista. Nel tempo viene ripetutamente sottolineata la risibile percentuale di differenziata realizzata a Spinazzola poco oltre il 4% quando contrattualmente l’obiettivo per il gestore era raggiungere il 20%. Sulla scorta di questo, il Comune di Spinazzola, guidato dal sindaco Carlo Scelzi, prima trattiene mensilmente il 20% sulle fatture dovute alla Tradeco per il mancato servizio, ma poi ripristina l’importo totale. Considerando il “risarcimento” praticato su alcune fatture come una «una tantum». Ed ancora, proprio per ridurre e accrescere la differenziata l’Ato Ba/4, presidente Carlo Scelzi, annuncia un convegno per 12 marzo 2010. Progetto «Avanzi tutta!», finalizzato alla raccolta differenziata dei rifiuti organici, in pratica si doveva partire con la raccolta dell’umido a Spinazzola, cosa che puntualmente non è avvenuta. Per il 2011 i cittadini pagheranno il salasso. Ma che almeno ci sia il servizio come previsto dal capitolato di gara, fosse pure nell’ultimo anno residuo della gestione Tradeco. Intanto, durante il consiglio dell’Ato Ba/4, il Comune di Grumo chiederà la revoca della delibera degli impianti da realizzare sul suo territorio da asservire al bacino: a rischio ancora “Grottelline”?

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